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COSA VISITARE A RECANATI?  I CONSIGLI DI CHI NE CONOSCE IL CUORE.

L’assessore alla cultura, Rita Soccio, risponde alle nostre domande.

Quando gli ospiti raggiungono il nostro agriturismo ci chiedono consigli in merito a come visitare la città dell’Infinito, cosa vedere e qualche curiosità.

È scontato che i suggerimenti ricadano su casa Leopardi, la Torre del Borgo e i Musei Civici. Sicuramente tutti imperdibili. Eppure noi abbiamo voluto guardare oltre l’ordinario, per proporvi qualcosa di straordinario, per non offrirvi il solito e scontato tour turistico. Vogliamo andare e farvi andare oltre la superficie, per non farvi perdere quelle piccole perle che renderanno la vostra visita davvero unica.

Ecco perché abbiamo deciso di chiacchierare con Rita Soccio, assessore alla cultura della città dell’Infinito.

Chi meglio di lei, amante della sua città, può conoscerne luoghi e segreti?

Grazie ai suoi consigli potremo suggerirvi luoghi inediti da scoprire e anche un valido motivo per tornare a coloro che hanno già goduto delle nostre meravigliose colline.

“Rita, se dovesse suggerire un luogo assolutamente imperdibile a Recanati oltre Casa Leopardi, cosa suggerirebbe?”

“Non un luogo, bensì un luogo lungo” risponde l’Assessore e continua “per un turista è assolutamente imperdibile la passeggiata attorno alle mura della città, un’attività davvero rigenerante che permette di godere di meraviglie che partono dal Colle dell’Infinito, passando per Villa Colloredo Mels, raggiungendo gli scorci dei Monti Sibillini ed arrivando finalmente al Monte Conero che si tuffa in mare.” Infine, fiera, sottolinea: “Cosa c’è di meglio del benessere che ci dona la cultura?”

“Conosce un aneddoto o una curiosità sconosciuta ai più che ci può svelare riguardo la città dell’Infinito?”

“Non tutti sono a conoscenza che nella nostra Cattedrale di San Flaviano o Duomo di Recanati (ndr per chi volesse visitarlo si trova in Via Falleroni, 18 nel centro storico) conserviamo le spoglie dell’ultimo Papa sepolto fuori dal Vaticano. Tutti sappiamo infatti che alla morte di un Pontefice questo viene sepolto a Roma. Fanno eccezione alcuni, tra questi appunto Papa Gregorio XII,  soggetto particolarmente rilevante per la sua epoca in quanto pontefice scismatico.

Inoltre, sempre nello stesso luogo, nella cappella dei Santi, sono conservati i sandali di San Francesco, cuciti da Santa Chiara ed un frammento della Santa Croce che proprio Gregorio XII aveva voluto fossero trasferiti qui.”

L’assessore ci ricorda però che la Cappella dei Santi è luogo aperto al pubblico solo in due ricorrenze : il giorno di Ognissanti ed il giorno in memoria di San Flaviano ovvero il 24 Novembre.

“Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli sono i due nomi celebri per cui Recanati è riconosciuta a livello Nazionale e non solo. Quali sono le caratteristiche che l’affascinano in ognuno dei due illustri?”

“Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli sono sì ugualmente famosi, ma allo stesso tempo sono ai poli opposti. Leopardi è un letterato, un poeta, filosofo della cultura elevata, al contrario di Beniamino Gigli che è un personaggio popolare, nel verso senso della parola ovvero vicino al popolo. Senza dubbio Leopardi viene ricordato per la sua poesia, mentre Beniamino è conosciuto per la sua voce unica nel canto lirico come affermato dai conoscitori del settore.”

“Qual è la poesia che non smetterebbe mai di rileggere di Giacomo Leopardi?”

“La risposta sembrerà scontata, ma si tratta davvero dell’Infinito.” Ammette Rita. “Il poeta in pochi versi, appena quindici, riesce ancora oggi ad aprirci un mondo grazie all’uso della parola misurata, alle virgole e all’immaginazione. Mi rivedo molto in questi versi. Questa siepe che ti copre, facendoti ricorrere all’uso dell’immaginazione che è infinita, permettendoti di andare oltre l’ostacolo posto. Probabilmente ho una grande affinità con questo concetto espresso nel capolavoro leopardiano in quanto provengo dagli studi artistici e mi fa commuovere ogni volta che lo leggo o magari lo ascolto decantato da un bravo attore.”

“Qual è lo scorcio di Recanati che porta nel cuore?”

“Recanati è ricca di scorci, ha la fortuna di avere un panorama a 360 gradi. È come vivere un’opera d’arte che continua, che gira ed ovviamente è ancora più bello scoprire questi panorami in base ai cambiamenti climatici o nelle varie ore del giorno, che offrono colori e sfumature diverse.

La vista dal colle dell’infinito permette di vedere i colli azzurri, ma forse quello che davvero porto nel cuore si trova dalla parte opposta, a Palazzo Venieri (ndr si trova nel centro storico del paese, in via Cavour 53) dove si può godere della vista sul Monte Conero e quindi sull’Adriatico incorniciata dall’imponente arco dell’edificio.

“C’è un gesto, una consuetudine che le piace concedersi a Recanati, come bere un caffè in una piazza, leggere un libro su una panchina, o banalmente curiosare la vetrina di una libreria o di un negozio?”

“Sì, sinceramente me ne concedo davvero pochi di caffè, di momenti liberi perché gli impegni sono sempre tantissimi” afferma Rita sorridendo “però se dovessi scegliere una consuetudine alla quale non potrei di certo dir di no è andare nella sala di ascolto della Mediateca comunale (ndr si trova all’interno della biblioteca comunale) dove è possibile ascoltare musica godendo anche del panorama che offre, grazie alle sue finestre che si aprono sul mare e sul Monte Conero. È un raro momento di relax che, quando possibile mi concedo.”

Ringraziamo l’assessore alla cultura per averci concesso queste preziosissime perle che ci hanno permesso di conoscere un po’ di più la nostra città. Ora non rimane che riempire le valigie ed impostare il navigatore verso la Città dell’Infinito!

E se non vi ricordate la voce del grande tenore, non vi diamo scuse e vi mettiamo a portata di click uno dei brani più celebri, in calce all’articolo!

Ringraziamo l’Assessore alla cultura del comune di Recanati Rita Soccio
Ringraziamo il fotografo Carlo Bertini per le fotografie