L’orto naturale di RITORNO ALLA NATURA

Un orto naturale lo si riconosce a prima vista. L’abito in questo caso, fa il monaco! Non serve una certificazione, se chi gode dei frutti può metterci il piede dentro per controllare di persona. Esattamente come possono fare i nostri ospiti.

Anche un profano si accorge che la presenza di fiori, l’inerbimento tra gli appezzamenti di terra coltivata, la presenza di qualche pianta infestante, così come la compostiera e il mucchio di letame in maturazione, sono tutti indizi inequivocabili della tipologia di coltivazione adottata.
Se poi si impugna un forcone e si smuove la terra, la presenza di lombrichi rappresentano la garanzia del mancato utilizzo di sostanze di derivazione chimica, che risulterebbero per loro tossiche.

Nelle due compostiere riversiamo gli avanzi di cibo con alcune semplici accortezze. Evitiamo i gusci della frutta secca, i noccioli di quella fresca e la buccia degli agrumi. Aggiungiamo cenere, ramaglie e foglie delle piante. Giriamo con un forcone il contenuto per aerare ed evitare la formazione di muffe. E in questo ciclo di dare e avere, tutto alla fine ritorno nuovamente alla terra. La vanghiamo, la spianiamo senza l’utilizzo di macchine ma solo con tanta forza e pazienza, un po’ alla volta, senza fretta.

Estirpare le piante infestanti a mano, limitarne la crescita spargendo la paglia attorno alle piante da orto, controllare visivamente la crescita, significa prendersene cura giorno dopo giorno.
La paglia aiuta anche a mantenere il terreno umido per le piante più a lungo dopo averlo inaffiato.

L’orto naturale senza percorrere scorciatoie, senza usare pesticidi e fitofarmaci, é una scelta che premia la salute e la tutela dell’ambiente.

Richiede tempo e tante energie, inutile nasconderlo, tuttavia la soddisfazione più grande è vederlo crescere e raccoglierne i frutti.

 

 

orto naturale